Tour de France 2019, André Greipel: “Questa potrebbe essere la mia ultima partecipazione”
André Greipel potrebbe chiudere con il Tour de France 2019 la sua esperienza alla Grande Boucle. Il forte velocista non riesce a vincere nella corsa più importante dal 2016 e quest’inverno è passato alla Arkéa-Samsic, dopo che il suo ex team, la Lotto-Soudal ha annunciato l’ingaggio di Caleb Ewan. Gli scarsi risultati ottenuti nel corso della stagione, ultimo in ordine di tempo l’abbandono al Giro di Delfinato, combinati allo status di squadra Professional del suo team, hanno fatto nascere nel tedesco il timore che quella di quest’anno potrebbe essere per lui l’ultima convocazione alla Tour. Ciononostante, dall’alto della sua esperienza e del suo palmarès, l’ex campione nazionale di Germania si presenterà domani alla partenza da Bruxelles con animo sereno.
“Scopriremo qual è la mia condizione nelle prossime tre settimane – ha dichiarato il Gorilla ai microfoni della SBS – Ho avuto molti problemi di salute negli ultimi due mesi, ma proverò a godermi il Tour. Sono felice di essere qui. Come andrà lo scopriremo. I problemi di salute sono alle spalle, spero di avere delle buone gambe”.
La Arkéa ha convocato due capitani per questo Tour, uno è Warren Barguil, che sarà supportato nelle tappe di montagna con l’obiettivo di una vittoria di tappa e di un piazzamento nella top 10, e l’altro è proprio l’esperto velocista tedesco, che sarà invece supportato nelle tappe con arrivo in volata, senza il suo consueto sostegno che ha avuto in questi anni: “Non lo chiamerei “treno”. Ho dei corridori che mi aiutano ad ottenere una buona posizione. Non è facile provare a competere contro i velocisti presenti qui, ma è bello essere tornato. Con lo status della squadra, questo potrebbe essere il mio ultimo Tour, non si può mai sapere se saremo selezionati il prossimo anno. Proverò a sfruttare quest’occasione e a correrlo come se fosse l’ultimo. Se guardo alle mie gambe, credo che ci sia ancora vita in loro”.
Infine, non poteva mancare un commento sull’esclusione di Mark Cavendish, prima suo capitano poi rivale di mille battaglie: “C’è sempre un motivo quando qualcuno non viene convocato al Tour. Di sicuro lui è uno di quei velocisti che in volata c’è sempre e ha ottenuto tante vittorie. Sicuramente sentiremo la sua mancanza. Spero per lui che possa tornare il prossimo anno”.
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